Marco Bocci, attore italiano, noto per il ruolo del commissario Nicola Scialoja nella serie televisiva Romanzo Criminale e del vicequestore Domenico Calcaterra nella serie TV Squadra antimafia. Oggi esordisce con la regia del suo primo lungometraggio (titolo provvisorio) “Erre11”, tratto dall’omonimo romanzo sempre scritto dallo stesso Bocci.
TRAMA (FONTE ANSA)
Racconta la vita di Mauro (Libero De Rienzo), un ragazzo di trentacinque anni, e di tutta la sua famiglia, in un quartiere periferico di una grande metropoli. Quello che per molti è la normalità, in una realtà complessa come quella vissuta da Mauro, diventa un’utopia: trovare un lavoro, costruirsi un futuro con Samantha (Laura Chiatti).
Leggendo questa notizia, mi sorge un dubbio… era veramente necessario ? Un attore nella norma (voglio essere gentile), decide di mettersi dall’altra parte della macchina da presa, la parte più importante quella del maestro, dell’autore, del regista. Essendo il film il punto di vista di una persona (si spera autorevole) sul mondo. Al mondo serviva veramente sapere il punto di vista di Marco Bocci?
A voi la risposta.